
Consorzio di Tutela della Pesca di Leonforte IGP
Piazza Branciforti, 2 – Leonforte (EN)
Tel: +39 0935 904515
www.pescadileonforte.it/
La Pesca tardiva “di Leonforte IGP”, denominata anche “Settembrina”, viene coltivata, con una tradizione secolare fatta di incroci naturali tra varietà tardive locali esclusive del nostro territorio. Le cultivar di maggior diffusione sono a pasta gialla, ma ne esistono anche a pasta bianca.
Sono pesche tardive perché maturano a settembre ed ottobre, quando cioè le altre varietà nazionali hanno già da tempo concluso la loro produzione. a peculiarità che contraddistingue la peschicoltura leonfortese è la pratica dell’insacchettamento dei singoli frutti, ancora sull’albero, a partire dalla seconda metà di giugno.
Questo per proteggere i frutti, ancora acerbi, da tutti i fattori esterni, siano essi le intemperie climatiche che l’attacco di insetti e parassiti (in particolare dalla deposizione di uova da parte della mosca della frutta); il sacchetto preserverà la pesca fino alla completa maturazione. In tal modo viene escluso totalmente l’uso di qualsiasi prodotto chimico.
Il frutto quindi viene naturalmente protetto dentro il suo sacchetto di carta pergamenata che lo accompagnerà fino alla raccolta, offrendo al contempo un frutto senza da difetti o imperfezioni esteriori che maturerà meglio e conserverà all’interno del “coppo” il suo incomparabile profumo ed aroma
Scheda tecnica di prodotto
DESCRIZIONE
La Pesca di Leonforte IGP designa il frutto allo stato fresco prodotto dalla coltivazione di due ecotipi locali di pesco: Bianco di Leonforte e Giallone di Leonforte.
ZONA DI PRODUZIONE
La zona di produzione della Pesca di Leonforte IGP comprende i comuni di Leonforte, Enna, Calascibetta, Assoro ed Agira in provincia di Enna, nella regione Sicilia.
METODO DI PRODUZIONE
La coltivazione può essere condotta con metodo convenzionale, integrato o biologico. Le forme di allevamento ammesse sono quelle “a vaso semplice”, “vasetto ritardato”, “tatura trellis”, “Y trasversale” e “fusetto”, che garantiscono la corretta esposizione ai raggi solari e agevolano le operazioni colturali. È ammessa la potatura sia in inverno che in estate, mentre il diradamento deve essere eseguito entro maggio, prima dell’insaccamento dei frutti. Entro e non oltre il mese di luglio la drupa deve essere protetta mediante l’uso di un sacchetto di carta pergamenata. La tecnica d’irrigazione utilizzata è quella a goccia o per aspersione. A partire dalla prima decade di settembre ha inizio la raccolta dei frutti, che si protrae fino alla prima decade di novembre. Le drupe devono essere raccolte a mano evitando l’operazione nelle ore più calde della giornata e l’esposizione diretta al sole dei frutti raccolti. Cura particolare dovrà essere prestata alla separazione del frutto dal ramo, che deve avvenire senza provocare danni al peduncolo. Dopo la raccolta, il prodotto può essere refrigerato a temperatura compresa tra 0,5 e 4,5°C per un massimo di 20 giorni.
ASPETTO E SAPORE
La Pesca di Leonforte IGP presenta forma globosa e polpa aderente al nocciolo. L’ecotipo Bianco di Leonforte presenta buccia di colore bianco con striature rosse non sempre evidenti e polpa bianca. L’ecotipo Giallone di Leonforte presenta buccia di colore giallo con striature rosse non sempre evidenti e polpa gialla.
ia locale. A questo prodotto è dedicata una Sagra annuale, nata nel 1982 per favorirne la promozione e la valorizzazione.
GASTRONOMIA
La Pesca di Leonforte IGP, raggiunto il giusto grado di maturazione, può essere conservata in frigorifero per qualche giorno. Se non ancora matura, può essere mantenuta a temperatura ambiente, in un sacchetto di carta, per 2-3 giorni circa, fino a completa maturazione. Queste pesche possono essere gustate fresche in ogni momento della giornata oppure sciroppate, ma anche come ingrediente di dolci, gelati e macedonie.
NOTA DISTINTIVA
La Pesca di Leonforte IGP è caratterizzata da una maturazione tardiva, favorita, oltre che dalle caratteristiche specifiche delle varietà, anche da una particolare pratica di coltivazione: l’uso obbligatorio del sacchetto di carta pergamenata, con cui avvolgere la drupa nella fase in cui raggiunge la dimensione di una noce. Ciò consente al prodotto di arrivare sui mercati quando altre varietà di pesche sono generalmente già esaurite.